L’amore tra le lapidi
I cimiteri traboccano di amori intensi, teneri, delusi, disperati, eterni, fugaci. Comunque bellissimi. Da Parigi a Genova a Londra poi ancora altrove, un viaggio tra le lapidi e le storie più belle, per noi.
I cimiteri traboccano di amori intensi, teneri, delusi, disperati, eterni, fugaci. Comunque bellissimi. Da Parigi a Genova a Londra poi ancora altrove, un viaggio tra le lapidi e le storie più belle, per noi.
La chiesa di San Giorgio a Lukova stava andando in pezzi, stava morendo. Incendi, furti, il crollo del tetto durante una cerimonia funebre… Tutto sembrava perduto. Ma nel 2014 i fantasmi di Jacub Hadrava le hanno ridato la vita.
Nel castello annesso vi ambientarono le scene della scuola di magia di Harry Potter. Una “strega” moderna, la duchessa di Northumberland ne ha curato la ri-costituzione. E le sue piante possono uccidere. Per cui attenzione! Nel Poison Garden si può guardare ma non toccare. Né tantomeno annusare o mangiare.
Nonostante l’imponenza dell’edificio – è la sesta chiesa più grande d’Europa – e la ricchezza dei decori, a me non interessava nient’altro se non una cappella affrescata, la cappella Bolognini o cappella dei Magi, sulla sinistra della navata. Nello specifico, all’interno della cappella, non mi interessava nient’altro se non la raffigurazione del Giudizio Universale, con il paradiso e un inferno dominato da un gigantesco Lucifero…
Una domenica d’agosto, tra campi umidi e rane che gracidano. Una chiesa abbandonata e un cimitero, anch’esso in abbandono. E tutt’intorno, il demonio…
Abbarbicati in alto, i morti della civiltà Chachapoya fanno la veglia ai loro luoghi – Laguna de los Condores, Pueblo de los Muertos, Revash: foreste vergini, nebbie dense, zone umide della regione di Amazonas, in Perù. Guardano dall’interno dei loro sarcofagi, silenziosi, vigili, dipinti.
Vieni al Rione Sanità, varca il cancello del cimitero delle Fontanelle, portati un cero, un fiore, qualche moneta. Parla con le cappuzzelle, ché sono ottime ascoltatrici. Il nuovo libro di Bizzarro Bazar è un invito a scoprire uno dei luoghi più bui e magici di Napoli.
Dove preferireste andare in viaggio? In Portogallo, forse, a visitare gli ossari di Evora e Faro? Oppure in Perù, a esplorare i sotterranei di Lima e Lampa? O magari a Est, dove i teschi li dipingono, li usano per far lampadari, decori e torrette? E se restassimo in Italia? Otranto, Roma, Milano: i teschi abbondano. SdL propone un piccolo itinerario – più fotografico, che scritto – fra i magnifici ossari del mondo.
Canti e danze, sangue, sacrifici e carcasse, tombe scavate nella roccia e statuette che figurano le sembianze del defunto, processioni di mummie… I riti funebri dei Toraja sono fra i più complessi del mondo, un lunghissimo momento di cordoglio, celebrazione e aggregazione sociale.
Cina, Filippine, Indonesia. Dall’oriente una tradizione funebre antichissima, molto particolare e pressoché estinta, che prevede di assicurare le bare in alto, su pareti rocciose o scogliere. Più si sale, più si è vicini al divino o forse, più si è lontani dai pericoli…
Fuoco fatuo, che arde senza tregua. Inutile tentare di estinguermi o di alimentarmi, torno sempre me stessa.
«Se tutti moriamo o ci perdiamo è perché il meccanismo del mondo si basa sull'estinzione e sulla perdita».
che brutta satira!
Verso la fine della guerra fredda (e pure calda) tra i sessi
L'ARCHITETTURA CHE DIVENTA ARTE
"What does not kill, can be eaten."
Directrice Artistique/Graphiste freelance
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«Se tutti moriamo o ci perdiamo è perché il meccanismo del mondo si basa sull'estinzione e sulla perdita».
Cerca nascondigli, ritrova taccuini, ha la testa fra le nuvole e il naso nei libri.
«Se tutti moriamo o ci perdiamo è perché il meccanismo del mondo si basa sull'estinzione e sulla perdita».
«Se tutti moriamo o ci perdiamo è perché il meccanismo del mondo si basa sull'estinzione e sulla perdita».
«Se tutti moriamo o ci perdiamo è perché il meccanismo del mondo si basa sull'estinzione e sulla perdita».
«Se tutti moriamo o ci perdiamo è perché il meccanismo del mondo si basa sull'estinzione e sulla perdita».
«Se tutti moriamo o ci perdiamo è perché il meccanismo del mondo si basa sull'estinzione e sulla perdita».
Segni, parole, significato.
Strano, macabro, meraviglioso!
«Se tutti moriamo o ci perdiamo è perché il meccanismo del mondo si basa sull'estinzione e sulla perdita».